ANEDDOTI, BARZELLETTE, VIGNETTE, AFORISMI E CURIOSITA’ DAL MONDO DELLA MUSICA E DEI SUOI ABITANTI.
AFORISMI
Il suono è un suono, per rendersene conto bisogna mettere fine allo studio della musica. (Cage John)
Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica.
(Pavarotti Luciano)
I suoni se ne stanno nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa.
(Cage John)
Tutto quel che suona è musica.
(Cage John)
RADIO
– Sandro come mai hai la testa fasciata? –
– Ieri, mentre camminavo per strada, mi è caduta in testa una radio. –
– Accidenti, e sei dovuto andare all’ospedale? –
– No mi sono arrangiato da solo. Sono stato fortunato perché stava trasmettendo musica “leggera”. –
ROSSINI
Il barone Rotschild regalò a Rossini dei meravigliosi grappoli d’uva, di
diverse qualità, frutto dei propri vigneti. Così lo ringraziò il Maestro:
“La vostra uva è eccellente, ma il vino in pillole mi piace poco!”. Dopo
qualche giorno, il musicista ricevette un piccolo barile di ottimo vino.
AFORISMI
Io non conoscono niente della musica. Per quello che faccio non ne ho bisogno
(Presley Elvis)
Sono tanti i nomi che hanno fatto grande l’arte della musica: Verdi, Rossini, Nerone, Bach, Offenbach, Wagner, Offenwagner e Toscanini, l’inventore dei sigari piccoli.
(Bergonzoni Alessandro)
E’ la notte la vera musica che sento: rane, grilli, i suoni della natura. La musica è il canto della terra.
(Bob Marley)
FISARMONICA
Un signore molto miope entra in un negozio di strumenti musicali.
– Vorrei una fisarmonica molto grande. –
Il commesso ne mostra parecchie, ma il signore vuole una fisarmonica sempre più grande. Alla fine il commesso si arrende.
– Ma come! – sbotta il cliente – E quella là nell’angolo? –
– Signore, quella non è una fisarmonica, è un … termosifone! –
ROSSINI
Una sera per andare in teatro, Rossini noleggiò una carrozza.
– Voi musicisti siete strani, – disse il vetturino – c’e’ un violinista che si fa pagare un patrimonio perché riesce a suonare su una corda sola. Eppure, lavoro è il suo, lavoro e’ il mio. –
– Certo, certo – rispose il Maestro – avete ragione, buon uomo, è una indecenza. –
Arrivato a destinazione Rossini chiese al cocchiere il prezzo della corsa.
-Venti soldi!. – disse il cocchiere con aria di sfida.
Rossini gli porse dieci soldi.
– Ecco, amico mio. Il resto ve lo darò quando mi porterete a teatro su una ruota sola. –
BACH
Bach si affidava alla moglie per ogni problema di vita pratica.
Quando la moglie morì, gli fu chiesto il denaro necessario per acquistare un velo da lutto.
Lui rispose: – Chiedetelo a mia moglie. –
LA TROMBA
– Grazie zio per la tromba che mi hai regalato. È stato i l dono più apprezzato del mio compleanno. –
– Hai già imparato a suonarla? –
– No, zio, perché la mamma mi dà di eci euro la settimana per non suonarla di giorno mentre il papà me ne dà dieci per non suonarla di notte. –
BRAHMS
Una sera Brahms suonava con un violoncellista assai mediocre e pestava i tasti del suo pianoforte così forte che il violoncellista gli disse:
– Mio caro Brahms, se continuate così, finirò col non sentirmi più -.
– Beato voi. – rispose Brahms.
Un giorno Brahms, attorniato da ammiratrici troppo chiacchierone, pensò di allontanarle fumando un sigaro. Una di loro gli fece notare che un gentiluomo non fuma in presenza di gentili signore e lui rispose:
– Care signore, dove vi sono gli angeli, vi sono anche le nuvole! –
LE NOTE
– Pierino perché non vuoi studiare musica? –
– Perché quando porto a casa un quaderno con una nota, i miei mi sgridano sempre. Pensa che cosa succederebbe se portassi a casa un libretto di musica che di note
è pieno? –